La nostra cultura tende a rapportarsi alla tradizione e all'avvenire in forma dicotomica e schizofrenica, dando luogo ad una serie di polarità inconciliabili. O viene a trovarsi sbilanciata verso il passato - e dunque a proseguire nella commemorazione della tradizione fino agli esiti più disastrosi che ciò comporta (pensiamo ai fondamentalismi) - o verso il futuro, inteso come cancellazione nella forma della demolizione. Attraverso il concetto di "carattere distruttivo" W. B. insegna non solo a rapportarsi in modo nuovo con la nostra memoria, il nostro passato, la nostra tradizione, ma anche a comprendere le nozioni di passaggio, soglia, transizione.. Egli propone un concetto "positivo" di distruzione, che non comporta la cancellazione totale di ciò che prima esisteva, ma rivela la traccia di quella facoltà conservativa per eccellenza a cui diamo il nome di memoria.
Tratto da Costa Maria Teresa, Il carattere distruttivo. Walter Benjamin e il pensiero della soglia, Quodlibet studio. Discipline filosofiche 2008.
Link per approfondire la figura di Walter Benjamin: wikipedia, bibliografia, speciale Walter Benjamin
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