giovedì 8 luglio 2010

Walter BENJAMIN


Walter Benjamin (Charlottenburg, 1882 - Portbou, 1940) è stato un filosofo, scrittore e critico letterario tedesco.

Nei suoi scritti sulla lettteratura barocca e del primo Romanticismo ha tracciato una teoria estetica, teologica e poltica del ricordo.
Interessante la sua tesi secondo cui lo Storicismo tenderebbe a ricordare e a tramandare solo parte del passato: sono solo i "vincitori della storia" ad ottenere visibilità, a venir ricordati e raccontati.
Secondo Benjamin è necessario invece "spazzolare la storia contropelo" preoccupandosi di salvare dall'oblio la cosidetta "memoria dei senza nome" che si compone di ciò che è passato senza lasciar segno.

La nostra cultura tende a rapportarsi alla tradizione e all'avvenire in forma dicotomica e schizofrenica, dando luogo ad una serie di polarità inconciliabili. O viene a trovarsi sbilanciata verso il passato - e dunque a proseguire nella commemorazione della tradizione fino agli esiti più disastrosi che ciò comporta (pensiamo ai fondamentalismi) - o verso il futuro, inteso come cancellazione nella forma della demolizione. Attraverso il concetto di "carattere distruttivo" W. B. insegna non solo a rapportarsi in modo nuovo con la nostra memoria, il nostro passato, la nostra tradizione, ma anche a comprendere le nozioni di passaggio, soglia, transizione.. Egli propone un concetto "positivo" di distruzione, che non comporta la cancellazione totale di ciò che prima esisteva, ma rivela la traccia di quella facoltà conservativa per eccellenza a cui diamo il nome di memoria.

Tratto da Costa Maria Teresa, Il carattere distruttivo. Walter Benjamin e il pensiero della soglia, Quodlibet studio. Discipline filosofiche 2008.


Link per approfondire la figura di Walter Benjamin: wikipedia, bibliografia, speciale Walter Benjamin

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